Il lauroceraso è una pianta sempreverde molto popolare. Chi ha un giardino la conosce sicuramente, in quanto è consigliata – e molto spesso utilizzata – per la realizzazione di siepi. La sua gestione è relativamente semplice, ma richiede il focus su alcuni aspetti decisivi per una crescita rigogliosa della pianta e per una sua notevole durata nel tempo. Tra questi, rientra la potatura. Con la giusta attenzione ai dovuti accorgimenti, si può gestire senza bisogno di richiedere l’intervento di un giardiniere.
Nelle prossime righe, ti guideremo alla scoperta di alcuni consigli su quando e come potare il lauroceraso, fornendoti dritte pratiche che, te lo promettiamo, faranno la differenza nella gestione della tua siepe, la cui bellezza è fondamentale, in generale, per l’estetica del giardino e per la privacy dei tuoi spazi outdoor.
Il periodo giusto per potare il lauroceraso
Il lauroceraso, pianta nota anche con il nome latino Prunus laurocerasus, si contraddistingue per foglie verdi e spesse. Questa peculiarità rende la specie, annoverabile tra le varietà del lauroceraso, una delle opzioni più apprezzate tra chi vuole, per il proprio giardino, una siepe impenetrabile e semplice da curare. Il momento ideale per procedere con la potatura, step essenziale per garantire alla pianta una crescita ordinata ed esteticamernte gradevole, è compreso tra le settimane della tarda primavera e quelle di inizio estate.
Si tratta di un momento dell’anno molto particolare, ossia quello in cui la pianta si è lasciata alle spalle la fase di fioritura. Il risultato della potatura in questo periodo vede la pianta di lauroceraso impegnata nella produzione di rami con una velocità più blanda. Può sembrare una banale conseguenza del potare subito dopo la fase di fioritura; in realtà, c’è molto di più. Così facendo, infatti, ci si assicura un più probabile mantenimento di quella forma esteticamente regolare data nel corso della potatura. Evita di potare in inverno: le conseguenze sono una pianta che crescerà disordinata in primavera e una maggior vulnerabilità al mal bianco, fungo molto pericoloso.
Come effettuare la potatura del lauroceraso?
Le modalità di potatura del lauroceraso dipendono da diversi fattori, in primis dalla zona in cui la pianta è collocata e dal suo scopo. Nel caso del lauroceraso scelto come siepe, il consiglio dei giardinieri è quello di procedere con la cosiddetta “rimonda del secco“. Si utilizza questa espressione per indicare una potatura che può essere definita come un’operazione di manutenzione ordinaria, nel corso della quale si tolgono i rami secchi e quelli con segni di malattia, limitandosi al minimo. Per questa tipologia di potatura, dovrai procurarti i seguenti strumenti:
- Piccolo tagliasiepi, disponibile online anche a meno di 200 euro.
- Cesoie, da disinfettare accuratamente e da utilizzare per rifinire il lavoro fatto con il tagliasiepi.
- Guanti.
Senza dubbio, ti starai chiedendo come utilizzzare il sopra citato strumento. Le modalità di gestione del tagliasiepi in fase di potatura del lauroceraso dipendono innanzitutto dal tipo di taglio che si ha intenzione di effettuare. Per quello laterale, è importante avere cura di procedere dal basso verso l’alto. I movimenti che effettui, fondamentali per utilizzare entrambe le lame del macchinario, devono ricordare, per quanto possibile, il disegno di un arco.
Con un tagliasiepi di media qualità, puoi lavorare anche la parte alta della tua siepe in lauroceraso. Non devi fare altro, in questa fase, che inclinare leggermente la lama – massimo 10° – e continuare lentamente. Quest’ultimo consiglio è importante da seguire soprattutto nei casi in cui si ha a che fare con una siepe folta. Per quanto riguarda la potatura alla base, una raccomandazione molto utile prevede il fatto di procedere come se, in basso, la siepe appaia più larga. Ottimizzerai così l’arrivo della luce e la crescita in una zona dove, molto spesso, la pianta non riceve un’adeguata illuminazione.