Come mangiare l’anguria quando si ha il diabete? Ecco i 3 trucchetti della nonna

Frutta e diabete non sempre vanno d’accordo! Infatti, sappiamo bene che ci sono varietà di frutti molto più zuccherini rispetto ad altri e, dunque, meno consigliabili per coloro che si trovano in una condizione patologica di diabete, nonostante il beneficio sotto il punto di vista vitaminico e dei sali minerali.

In natura esistono frutti che hanno un alto indice glicemico e ciò li rende, fortemente sconsigliati nei casi di diabete o, addirittura, totalmente da evitare. Sappiamo che l’anguria ha un sapore particolarmente dolce, caratteristica principale che la rende così tanto amata. Dunque, non resta che chiedersi: ma i diabetici possono mangiare l’anguria? E se si, come?

Perché l’anguria potrebbe essere un problema per i diabetici?

Quel che potrebbe destare particolare preoccupazione durante il consumo dell’anguria, riguarda il suo indice glicemico (IG). Per indice glicemico si intende proprio la velocità con la quale i livelli di glucosio (di zuccheri) nel sangue aumentano. Questo fattore è direttamente proporzionale alla quantità di zuccheri che è presente nell’alimento interessato.

Nel caso dell’anguria, parliamo sicuramente di zuccheri di origine naturale che, nel caso di persone diabetiche, potrebbero comunque comportare raramente dei picchi glicemici potenzialmente dannosi per l’organismo. Quanto appena detto è realizzabile solo nella momento in cui il consumo dell’anguria venga effettuato in maniera moderata, senza eccedere con le porzioni.

I trucchetti della nonna per mangiare l’anguria con il diabete:

Dunque, abbiamo capito che il consumo di anguria si può effettuare in maniera relativamente sicura anche quando si ha il diabete. Quindi, non è necessario rinunciare agli enormi benefici che quest’ultima ha sul nostro organismo, primo tra cui un buon grado di idratazione e un ottimo apporto vitaminico. Tuttavia, il consumo sicuro è realizzabile solo nella misura in cui si adottino questi tre trucchetti:

  • Consumo a stomaco pieno: il consumo dell’anguria a stomaco vuoto deve essere evitato. Questo perché quando lo stomaco è vuoto, i primi zuccheri introdotti con l’alimentazione vengono assorbiti in maniera davvero rapida. Ciò potrebbe essere dannoso;
  • Abbinamento con frutta secca: abbinare l’anguria alla frutta secca, che è un’ottima fonte proteica, riuscirebbe a rallentare l’assorbimento del glucosio a livello intestinale;
  • Porzioni moderate: anche se scontato, è il consumo moderato a fare veramente la differenza. Generalmente, una porzione media consigliabile di anguria si aggirerebbe tra i 130 ed 150 grammi;

Comprendiamo bene che rinunciare al consumo dell’anguria potrebbe rappresentare un vero e proprio sacrificio, specie nella stagione estiva durante la quale siamo alla continua ricerca di un qualcosa che ci rinfreschi. Con le giuste quantità, ed i trucchetti suggeriti, si può procedere a consumare l’anguria in maniera sicura senza particolari problemi.

Tuttavia, è bene specificare che in questo caso è da mettere in conto una certa soggettività. Proprio per questo motivo, è sempre meglio affidarsi ad un nutrizionista, o ancora meglio ad un diabetologo, che possa indicare ogni singola persona nel conseguimento di una dieta sana e bilanciata, ma soprattutto sicura rispetto alla sua patologia!

Lascia un commento