Il colesterolo alto è un problema di cui soffrono tantissimi italiani, si dice a causa della tendenza che si ha nel nostro Paese a mangiare formaggio senza limiti. In realtà, il colesterolo alto rappresenta più di un semplice collegamento con i latticini. Infatti, oggigiorno, siamo consapevoli della differenza tra colesterolo buono e colesterolo cattivo; e a partire da questa differenza è importante partire per spiegare che non sempre i valori alti dipendono da ciò che si assume.
Quindi, se si ha voglia di mangiare un po’ di formaggio, nulla ci vieta di farlo, pure con il colesterolo alto. Ma perché allora i medici sono sempre così restii a farlo assumere in condizioni di colesterolo border-line? Ve lo spieghiamo in questo articolo, nel quale troverete innanzitutto la differenza tra colesterolo buono e cattivo, ma anche qualche trucco per mangiare la ricotta senza interferire con i livelli di colesterolo.
Colesterolo: perché si fa la differenza tra buono e cattivo?
Il colesterolo è una sostanza grassa, molto importante per il nostro organismo, che permette alle membrane cellulari di formarsi completamente, agli ormoni di prodursi e alla vitamina D di sintetizzarsi. La differenza tra buono e cattivo dipende fondamentalmente dalla lipoproteina, che può essere di alta o bassa densità, e questo può incidere sulla funziona del colesterolo. Vediamo come.
Il colesterolo cattivo, detto anche LDL, ha la lipoproteina a bassa densità. Questo tipo trasporta il colesterolo dal fegato verso le cellule e, quando è presente in eccesso, si deposita sulle pareti delle arterie, formando delle placche che possono ostruire e causare problemi cardio-vascolari; al contrario il colesterolo buono, o anche HDL, che contiene quindi la lipoproteina ad alta densità, serve a ripulire le arterie, trasportando il colesterolo in eccesso dal sangue verso il fegato dove viene eliminato definitivamente.
Ricotta: fa davvero male con il colesterolo alto?
La ricotta, lo abbiamo detto, può essere sempre mangiare, se, come vale per ogni alimento, viene consumata con moderazione. Inoltre, non è assolutamente da considerare un nemico per chi soffre di colesterolo LDL alto, per tutta una serie di motivazioni che la rendono anzi una soluzione per chi ha voglia di integrare con latticini la propria dieta:
- Basso contenuto di grassi saturi: che sono i reali responsabili dell’aumento del LDL
- Ci sono tante proteine: fondamentali per riparare tessuti
- Ricca di calcio: per ossa sane e forti
La ricotta, inoltre, è facilmente inseribile in qualsiasi dieta si stia seguendo; la cosa importante è sicuramente scegliere una ricotta magra, che sia vaccina o di pecora, perché sono quelle che hanno il minor numero di grassi possibile; le trovi dal tuo negoziante di fiducia, ma assicurati che sia sempre fresca.
Tuttavia, resta importante consultare un esperto in materia, che saprà indirizzarti nella scelta della varietà giusta. Da parte nostra ti consigliamo sempre di gestire l’alimentazione con attenzione e tanta moderazione, accompagnando il consumo di ricotta con alimenti sani, che aiutino ad assorbire con maggiore facilità i grassi, come ad esempio, frutta secca, verdura e cereali integrali.