Mangiare patate germogliate: ecco cosa accade al nostro organismo, attenzione

Lesse, fritte, al forno, all’insalata: insomma, le patate sono un alimento davvero gustoso, preparate in qualsiasi modo si voglia. Il loro sapore delicato, unito all’aspetto della versatilità di cui sono dotate, fa sì che esse siano particolarmente amate al palato di chiunque, sia grandi che piccini. Quando c’è la possibilità, se ne fa anche una bella scorta in dispensa, ma è proprio a questo che bisogna fare attenzione!

Quando questi tuberi non vengono conservati nelle corrette modalità, vanno incontro ad un processo che prende il nome di “germogliazione“. Riconoscere le patate germogliate non è difficile, le si può identificare già in base al colorito verdognolo che tendono ad assumere. Tuttavia, in questo caso specifico, la domanda sorge spontanea: le patate germogliate si possono mangiare o è pericolo per la salute umana? E se si, cosa succede al nostro organismo?

Effetti del consumo di patate germogliate sull’organismo:

All’interno del contenuto nutrizionale delle patate, tra amido ed acqua, si esprimono altre due molecole, dalle potenzialità tossiche: la solanina e la caconina. Si tratta di due composti glicoalcaloidi di base presenti all’interno dei tuberi e che, quindi, in una situazione normale non causerebbero alcun danno all’organismo umano. Tuttavia, a seguito del processo di germogliazione, la quantità di questi due elementi aumenta in maniera esponenziale, rendendo pericoloso il consumo.

Mangiare patate germogliate, con grosse quantità di questi composti concentrate soprattutto nella buccia col fine ultimo di allontanare i parassiti, potrebbe essere molto dannoso. Quello a cui il nostro organismo potrebbe andare incontro, è un fenomeno di vero e proprio avvelenamento da solanina. In tal caso, si verificherebbe la comparsa di primi sintomi a livello gastrointestinale (come vomito e diarrea) ed altri secondari come la febbre ed il disorientamento.

Mangiare patate germogliate: ecco a cosa fare attenzione

Dunque, è arrivato il momento di dare una risposta al fatidico quesito: le patate germogliate si possono mangiare? Seppur sia vero che ci possano essere degli importanti rischi, mangiare le patate ormai germogliate è possibile, a patto che si rispettino alcuni criteri che garantiscano un consumo sicuro. Per poter mangiare, bisogna porre particolare attenzione a:

  • Rimozione dei germogli: togliere i germogli che sono presenti sulla superficie esterna delle patate consentirà di ridurre il quantitativo di solanina. Ciò deve essere fatto con l’impiego di un coltello, avendo premura di rimuovere anche un po’ della superficie circostante;
  • Stare attenti al colore della buccia: una patata germogliata è facilmente riconoscibile a causa di una tipica colorazione verdognola. Se tale colorazione è estesa ad una piccola parte della patata, allora rimuovendo quest’ultima, il consumo potrebbe avvenire in sicurezza;
  • Cuocere accuratamente: anche se la cottura non elimina completamente la presenza dei composti glicoalcaloidi, riesce a ridurne sicuramente la concentrazione. Quindi, il consumo a crudo è totalmente da escludere!

Si consideri che il consumo delle patate germogliate potrebbe essere anche fatale in alcuni casi. Nello specifico, si parla di dosi che non lascerebbero scampo alcuno all’organismo umano: circa 3-5 mg per ogni kg di peso corporeo. Con queste quantità, il consumo potrebbe risultare veramente pericoloso per il corpo umano, magari non lasciando alcuno scampo.

Il consumo delle patate quando ormai germogliate è possibile, ma è consigliato non farlo. Già quando si nota un colorito differente, quindi verde e non quello marroncino tipico delle patate, un odore sgradevole e qualche germoglio in superficie, sarebbe meglio non consumare questi tuberi. Ovviamente, tutto ciò è evitabile con una corretta conservazione del prodotto o, magari, comprando solo le quantità che effettivamente ci servono!

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