Nonostante alcuni alimenti siano da sempre disponibili, solo in questo momento ne vengono elencate le potenzialità. Si tratta di cibi che nella nostra cultura non venivano consumati oppure che con hanno mai attirato l’attenzione se non in questo particolare periodo. Ci riferiamo per esempio ai semi di chia, dei prodotti della natura così validi da garantire innumerevoli benefici per il corpo umano.
Questi piccoli semini, che giorno dopo giorno si stanno affermando sempre di più in numerose ricette tutte molto saporite e sfiziose, sembrano avere dei vantaggi davvero fenomenali per la nostra salute. Pare che se mangiati in un certo modo riescano perfino ad abbassare la glicemia. Ecco, dunque, tre trucchetti della nonna per raggiungere questo scopo.
Che cosa sappiamo sui semi di chia?
I semi di chia sono dei piccoli semini che, a dispetto delle loro dimensioni, contengono un’altissima dose di elementi nutritivi che possono fare la differenza per la nostra salute. Derivano infatti da una particolare varietà di salvia, una pianta che ricorda la menta e che viene ampiamente utilizzata anche in cucina. Questi semi sono davvero speciali poiché racchiudono al loro interno diversi elementi nutritivi.
Tra quelli più importanti troviamo l’acqua, le fibre, le vitamine, le proteine, la niacina, la riboflavina, potassio, sodio, ferro, calcio, magnesio, zinco, ma anche acido ferulico e quercetina. Si tratta di sostanze che sono estremamente importanti per l’uomo, in quanto gli consentono di portare a termine tutte le funzioni vitali. A causa della presenza di tutti questi alimenti però, i semi di chia devono essere consumati con moderazione in quanto risultano essere tremendamente calorici.
Come mangiare i semi di Chia per controllare la glicemia: il consiglio della nonna
Come abbiamo già detto prima, i semi di chia hanno degli effetti estremamente benefici per la salute umana e fra questi pare esserci anche la possibilità di controllare la glicemia. Ricordiamo che questo è un parametro che serve a misurare la quantità di zucchero presente nel sangue, elemento che viene preso in considerazione soprattutto in patologie come il diabete. Come possiamo consumare i semi di chia per tenere a bada la glicemia? La nonna consiglia di utilizzare questi semi per:
- Arricchire la colazione (ad esempio uno yogurt bianco)
- Dare un tocco di classe in più a insalate e poke
- Guarnire il pane per renderlo un alimento energetico
I semi di chia possono quindi essere consumati in base alle proprie preferenze, anche se sono molto validi all’interno di uno yogurt laddove si voglia iniziare la giornata con uno sprint. Molti utilizzano questi semini per condire le insalate oppure per dare un tocco di sapore in più a i piatti giapponesi come il poke. Del resto i semini possono avere un aspetto davvero sfizioso.
Per non parlare della possibilità di includere i semi di chia all’interno dell’impasto di pane e dolci anche se, in questo caso, bisogna stare attenti. Prima abbiamo descritto questi semini come tremendamente calorici ed è per questo che uniti ai carboidrati potrebbero risultare molto importanti sotto il profilo energetico e nutritivo. È comunque meglio non consumarne più di 100 grammi al giorno, ma se si opta per queste modalità si avranno dei benefici anche per quanto riguarda il controllo della glicemia.