Cosa non mangiare con il reflusso: ecco 3 cibi sconsigliati

Il reflusso gastroesofageo è un problema con cui conviviamo ogni giorno, causato sicuramente da cibi che assumiamo e consumiamo in modo per niente corretto durante la giornata, ma anche e sopratutto a causa dello stress che dà un contributo assolutamente negativo con conseguenze addirittura invalidanti per chi ne viene colpito.

Purtroppo si tratta di una situazione che ci andiamo a cercare e che si può evitare cercando di migliorare il nostro stile di vita a 360°, a cominciare proprio dall’alimentazione. Del resto, oggigiorno, non mancano gli spunti da prendere per migliorare il nostro rapporto con il cibo, permettendoci di poter fare anche qualche sgarro alla regola in momenti di forte stress se è il caso. Ecco allora cosa fare per non farsi prendere dall’ansia da cibo.

Reflusso? La causa nel cibo sbagliato

Possiamo tranquillamente dire di conoscerla tutti quella strana sensazione di bruciore che parte dallo stomaco e risale lungo tutto l’esofago, sancendo la fine della tranquillità di una persona, perché cominciano a risalire succhi gastrici e quel senso di prendere a fuoco che arriva fino in gola, e ci fa correre ai ripari con l’assunzione di bustine per aiutarci a ridurre questa terribile situazione.

Eh sì, è terribile e per molti di noi è anche un vero e proprio limite nella gestione delle normali attività quotidiane. La causa, molto spesso, è riconducibile al cibo che viene consumato: c’è una forte componente nervosa che alimenta la situazione di disagio, ma il cibo fa la sua. Siamo, infatti, abituati a mangiare sbagliato, in orari non favorevoli e, per cena, a mangiare e poi andare subito a dormire; quest’ultimo un errore comune che porta alla presenza di fastidi notturni indicibili.

Come evitare allora il reflusso?

Tutto dipende da come ti approcci alla vita. Sembra un luogo comune, ma è la vera verità. Se la nostra quotidianità è fatta di tran tran di cose senza fine, inevitabilmente a sentirne, anche se a lungo andare, sarà il nostro organismo: lo stress, infatti, ha un effetto assolutamente distruttivo sul corpo umano. A questo aggiungiamo un consumo eccessivo cibi nocivi e il danno è fatto. Ma come rimediare partendo dall’alimentazione? Evitando questi cibi:

  • cibi grassi: sono quelli più pesanti da digerire e aumentano la produzione di acidi gastrici che sono il reale motivo del reflusso
  • cibi acidi: sono quelli che, passando dall’esofago mentre è in atto un’infiammazione a causa del reflusso, aumentano ulteriormente quella sensazione di fiamma ardente
  • cibi che possono stimolare la produzione di acido in generale: si tratta di caffè, tè, bevande gassate, cioccolato, menta e alcolici.

Questi sono solo 3 categorie che cibi che sono assolutamente sconsigliati in caso di reflusso gastroesofageo. Anzi, dovrebbero essere limitati anche quando il reflusso non c’è, ma ne potremmo soffrire, se recidivi. Quindi, vanno assunti, ma con moderazione e alternati a un’alimentazione completa di tutto ciò che è importante per il corpo umano.

Per risolvere il reflusso gastroesofageo è sempre bene rivolgersi a un medico, che attraverso una terapia farmacologica, composta per lo più da gastroprotettori e da farmaci che aiutano a digerire almeno nella prima fase per la guarigione, aiuterà il malcapitato a risolvere i propri disturbi. In ogni caso resta importante bilanciare con un’alimentazione più sana, che permetterà anche di non rovinare i miglioramenti raggiunti nel frattempo.

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