Allerta ferritina alta: ecco cosa mangiare per stare bene

Moltissimi italiani, oggigiorno, soffrono a causa del ferro molto basso, un macigno che ci si porta dietro per il resto della vita e che, in alcune circostanze può giocare bruttissimi scherzi; ma anche in presenza dei valori di ferritina alta, le cose non vanno molto meglio, perché i problemi diventano tanti e interessano una stragrande maggioranza di organi del nostro corpo.

Per capire meglio la questione della ferritina alta, vi spiegheremo in questo articolo innanzitutto l’importanza che ha la ferritina per il nostro organismo, quindi capiremo come tenerla ai livelli normali, e cosa si deve fare qualora questi stessi valori tendano ad alzarsi inesorabilmente, creando problematiche importanti alla salute dell’individuo che ne viene colpito.

Cos’è la ferritina e perché è così importante

Essere precisi e concisi quando si parla di organismi viventi, non è una cosa semplice, ma in questo caso un po’ di tecnicismo è indispensabile. La ferritina, infatti, è una proteina presente nel nostro organismo con un compito importantissimo, ovvero quello di immagazzinare il ferro. E’ in pratica una sorta di deposito, dove si conserva il ferro in eccesso, da usare quando il corpo ne ha bisogno.

Il ferro, dal canto suo, è determinante perché funge da sostengo all’emoglobina che trasporta l’ossigeno nel sangue; dà energia la corpo e permette infine il corretto funzionamento del sistema immunitario. Se uno di questi compiti viene meno a causa di un calo e un aumento della ferritina, il nostro organismo va in tilt ed è necessario intervenire con un analisi del sangue per capire da che parte partire per migliorare la propria condizione di salute.

Cosa mangiare con la ferritina alta?

Diciamolo subito che, se gli esiti degli esami di sangue danno come risultato la ferritina troppo alta, è bene far intervenire subito un medico, perché si tratta di un valore allarmante e una situazione chiaramente di emergenza. La salute, purtroppo, è qualcosa con cui non si può sempre temporeggiare e correre ai ripari aiuta a non creare situazioni limite che potrebbero portare a conseguenze davvero drammatiche. Per questo motivo, una volta essersi recati dal medico, sarà utile regolare anche l’alimentazione:

  • evitando carne rossa e frattaglie, legumi e cereali integrali, verdura a foglia verde scuro e frutti secchi;
  • aumentando frutta secca e verdure non a foglia verde, latticini e tè e caffè
  • abolendo integratori di ferro se si stanno assumendo e l’uso di utensili per la cottura dei cibi in ferro

Una dieta adeguata è fondamentale in questi casi, perché, se si interviene in tempo, la ferritina in breve tempo torna nei limiti sostenibili, e si può quindi evitare di trovarsi in situazioni complicate e particolarmente difficili poi da gestire, legate alla presenza di ferro in eccesso nel corpo umano. Quindi, mangiare sì, ma sempre con moderazione e seguendo le indicazioni dei medici in casi limite.

Ricorda in ogni caso che non si può fare di tutta l’erba un fascio, pertanto ogni caso va studiato e va stabilita una cura specifica in base al problema, che può persistere o meno. Inoltre, una volta che ci si rende conto di avere questo problema in atto, sarà bene sottoporsi regolarmente a controlli per scongiurare che il problema possa ripresentarsi in futuro.

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