Il problema legato alla glicemia è una questione seria, su cui poter parlare per ore. Non sempre dipende dalla presenza del diabete; a volte è solo una questione temporanea dovuta a una cattiva alimentazione o uno stato di stress cronico. Ma si tratta pur sempre di una condizione di cattiva salute che va monitorata per evitarne un peggioramento.
Cosa fare in questi casi quindi? Il primo passo da fare è quello di rivolgersi a uno specialista: il proprio medico di fiducia è la persona che più di ogni altro è in grado di indicare ciò che è necessario fare per poter riportare i livelli della glicemia al loro posto, cercando di capire se sia un fatto transitorio o si debba intervenire in modo diverso. E successivamente si potrà anche passare a seguire un tipo di alimentazione sicuramente più sana.
Quali sono i sintomi della glicemia alta?
In questo articolo non vogliamo darvi indicazioni su cosa fare, perché non è nostro compito, ma vorremmo solo provare ad aiutarvi ad aprirvi gli occhi di fronte a quelli che possono essere potenzialmente i sintomi di una condizione di iperglicemia, cioè di un livello di zuccheri superiore al normale nel sangue. Un primo sintomo è sicuramente relativo all’aumento della sete, seguito spesso dal bisogno di urinare più spesso del solito, in particolare nelle ore notturne.
A ciò si uniscano tutta un’altra serie di problematiche, tra cui debolezza fisica e stanchezza durante tutto il giorno, come se ci fosse proprio una mancanza di energia generale; potresti avere anche difficoltà di mettere a fuoco, secchezza in bocca, perdita di peso e senso di nausea con, o meno, vomito nei casi più gravi.
Cosa mangiare in caso di glicemia alta?
Se dagli esami del sangue dovesse mai risultare una presenza di iperglicemia, intanto mettetevi nella condizione di capire che avete scoperto il motivo del vostro disagio. Successivamente, sotto dietro controllo e consiglio di un diabetologo investigate per capirne il motivo, che potrebbe essere anche passeggero; e poi, molto importante, concentratevi sull’alimentazione, evitando i seguenti cibi:
- zuccheri semplici, come le bevande zuccherate, frutta secca zuccherata, dolci industriali
- carboidrati raffinati, come il pane, la pasta e il riso, ma anche sono da evitare le patate e le fette biscottate
- frutta molto matura: in particolare, uva, fichi e banane
- alcolici
- grassi saturi, in particolare salumi, formaggi grassi, burro, fritture
Il motivo per cui si consiglia di eliminare questi alimenti è presto detto: purtroppo in questi cibi è presente un alto valore glicemico, per cui i livelli di zucchero nel sangue aumentano notevolmente e anche piuttosto rapidamente. In casi di iperglicemia, la migliore soluzione dal punto di vista alimentare è quella di scegliere cibi che rilasciano lo zucchero più lentamente e aiutino così l’organismo nel lento stabilizzarsi dei livelli della glicemia.
Purtroppo, l’iperglicemia è un problema che si portano dietro moltissimi italiani, tra adulti e bambini in modo indifferente. Tutto questo spesso è legato alle cattive abitudini alimentari a cui sottoponiamo in particolare i più piccini, vittime di un tipo di alimentazione più industriale che sana. Per ridurre notevolmente queste condizioni sarebbe necessario rivedere lo stile alimentare e tutto il consumo sbagliato che si fa di certi alimenti.