Come mangiare l’avocado per abbassare la glicemia: ecco i 3 trucchetti della nonna

Sapevi che l’avocado è un valido alleato contro la glicemia? Quando parliamo di avocado, ci stiamo riferendo ad un frutto ottenuto da una pianta che prende il nome di Persea gratissima. In quanto frutto, ci si aspetterebbe un gusto dolce, e invece no! Il suo sapore si caratterizza di un punta di amaro, che lo rende simile a quello della frutta secca a guscio.

Ciò è dovuto al fatto che, al suo interno, i carboidrati sono quasi addirittura assenti, a differenza dei lipidi. La buona notizia, però, è che si tratta di grassi “buoni” che quindi non possono far altro che salvaguardare la salute del nostro cuore e non solo. Chiaramente, il contenuto nutrizionale dell’avocado si caratterizza di molto altro ancora, ma la domanda di oggi è: come può l’avocado abbassare la glicemia?

Avocado e glicemia: come mangiarlo

All’interno dell’avocado sono presenti numerosi polifenoli, tra cui tannini e flavonoidi, che rappresentano il motivo principale per il quale l’avocado è ottimo da mangiare in caso di glicemia alta. Il primo trucco della nonna, è quello di consumare l’avocado a stomaco ancora vuoto, poco prima delle pietanze principali, facendo sì che questi composti possano limitare l’assorbimento degli zuccheri derivanti dal pasto principale.

Al suo interno sono presenti anche molte fibre alimentari, che tipicamente svolgono anch’esse un ruolo nella riduzione dell’assorbimento degli zuccheri. Il secondo trucco della nonna è, quindi, mangiare l’avocado in abbinamento ad altri alimenti ricchi di fibre, come ad esempio il pane integrale oppure i legumi. Il terzo trucco consiste nel consumare una porzione moderata, che sia di circa 150 grammi.

Altri benefici del consumo di avocado:

L’avocado è un frutto che gode ancora di tanti altri benefici nei confronti del corpo umano. La riduzione dell’assorbimento degli zuccheri a livello dell’intestino tenue, è sicuramente uno dei benefici più importanti di cui si avvale il frutto di avocado. E, per fare un recap, la nostra cara e buon vecchia nonna ci consiglia di:

  • Consumare l’avocado prima del pasto principale;
  • Abbinare l’avocado ad altri alimenti ricchi di fibre;
  • Consumare una porzione moderata, di massimo 150 grammi;

Seguendo questi semplici tre trucchetti sarà possibile iniziare ad avere una piccola visione di quel che possono essere i vantaggi di iniziare a consumare questo frutto. Grazie all’alto contenuto di fibre, dona anche un certo senso di sazietà che riduce la necessità di voler effettuare spuntini fuori pasto, magari anche troppo pieni di zuccheri.

In aggiunta, numerosi studi hanno evidenziato che esso ha anche un effetto benefico nei confronti della salute cardiovascolare. Infatti, riesce a regolare i valori della pressione arteriosa, rendendoli come ideali. Insomma, l’avocado è un frutto dalle mille e più sorprese che, fortunatamente, non possono far altro che essere positive per chi dedica di mangiarlo!

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