Uno degli alimenti più consumati a tavola è, senza dubbio, la pasta. Negli anni, le sue varianti sono state prodotte per soddisfare i palati più esigenti. La domanda nasce spontanea: la pasta integrale fa male? Una marca in particolare crea un effetto poco salutare sull’intestino, sulla digestione e sull’energia fisica.
Il consumo di pasta integrale è in continuo aumento, complice il fatto che sia ricca di fibre e che la sua versatilità permetta di poter essere condita in più modi. Nonostante questo, c’è attenzione su alcuni dettagli, con la lente di ingrandimento su una tipologia che potrebbe non essere sana per la salute.
Come è fatta la pasta integrale?
Secondo i nutrizionisti, nella maggior parte dei casi, la pasta integrale viene indicata come quella da consumare durante una dieta dimagrante. In effetti, la presenza di fibre è un aiuto per la regolarità intestinale e per una sensazione di sazietà. È anche vero che, secondo alcuni esperti, 100 grammi di pasta tradizionale abbia le stesse calorie di quella integrale.
Il germe di grano nella tipologia integrale è ricco di Vitamina E e di antiossidanti, utili per contrastare l’invecchiamento e per avere dei nutrienti importanti in apporto, ad ogni pasto. Il carico glicemico è basso, proprio perché la farina non è raffinata, ottimo per tenere sotto controllo il colesterolo e il peso forma. In ogni caso, chiedere serpre il parere al proprio nutrizionista di fiducia.
Perché la pasta integrale fa male? Attenzione a questo dettaglio
È importante evidenziare che non può esistere un prodotto che “faccia male“, se non ingerito in quantità eccessive o accompagnato da condimenti ricchi e grassi. Detto questo, nel momento in cui si decide di acquistare questo prodotto è importante procedere in questo modo per una scelta intelligente e sana per la propria salute:
- Leggere bene l’etichetta del prodotto;
- Valutare i tipi di conservanti aggiunti;
- Leggere la provienienza del prodotto.
Quindi perché bisogna fare attenzione e cosa vuol dire che potrebbe incidere sulla salute della digestione e sull’intestino. Non tutte le persone tollerano questo alto apporto di fibre. Se viene consumata della pasta integrale, questa potrebbe avere degli effetti collaterali sull’intestino e sulla digestione con un effetto domino poco piacevole.
Stesso discorso per quanto riguarda l’energia, infatti molte volte le fibre possono compromettere completamente l’organismo, donando una sensazione di affaticamento e stanchezza. Come accennato, diventa indispensabile chiedere aiuto al proprio medico di fiducia. Sarà lui a determinare il tipo di pasta da consumare, nelle quantità corrette per le proprie necessità personali.